MILANO - Un mese in strada. Un mese dormendo su sedili di una Smart. Lei, Loredana Minopoli, 47 anni e un posto di lavoro mangiato dalla crisi, e sua figlia Valentina, 20 anni e un lavoro come estetista che finora ha tenuto a galla tutte e due. Il loro appartamento, dopo anni di carte bollate, è stato venduto e dal 19 di marzo è iniziato il loro inferno. Lo sfratto, qualche notte dormendo da amici, e poi la loro auto, una Smart gialla «con i sedili che rompono la schiena, il freddo che non fa dormire e la paura di restare sole tutta la notte chiuse in quella scatola». Ci vivono da un mese. Doveva essere una soluzione di fortuna, per non pesare sulle spalle di qualcuno perché — dice Loredana — «lei e la sua Valentina non hanno mai rubato, o sparato, o magari ucciso», perché sono «bravagente ». Lo ripete rigirando le dita sul crocifisso dorato che le pende dal collo. È questa piccola croce che — sostiene — protegge le poche ore di sonno e prima o poi le aiuterà.
Poi le cose non sono cambiate, e la difficoltà, la paura, l’imbarazzo di un momento si sono trasformate in una strada senza fine. L’auto è diventata una casa parcheggiata tutte le notti tra il supermarket di via Dei Missaglia e la caserma Gratosoglio dei carabinieri. «Perché a Milano c’è da aver paura, poi c’è Valentina che è una bella ragazza di 20 anni e se ne sentono di tutti i colori, a Milano». Da questo parcheggio con l’erba verde che sbuca tra le mattonelle, poi, si vede la sua casa. Quella che ha lasciato in fretta e furia il 19 di marzo quando è arrivato l’ufficiale giudiziario con l’ordine di sfratto. Da quel giorno lì, da quella mattina fresca con il primo sole, Loredana e Valentina hanno dovuto vivere senza niente. Chiuse nel loro loculo giallo che, raccontano, «quando piove non c’è modo di dormire, che quando fa freddo bisogna svegliarsi e mettere in moto per non congelare ». Valentina fa l’estetista. Lo stipendio è poco, «ma è l’unica cosa che consente a tutte e due di sopravvivere senza sembrare due barbone». E non fosse per i sette chili persi in 40 giorni e le occhiaie da nascondere con il correttore, la loro vorrebbe essere la vita di prima: ci sono i bar, i centri commerciali, c’è sempre la casa di qualche amico per una doccia. «Al lavoro l’hanno capito— racconta la madre —. Ma non glielo fanno pesare».
Quanto al suo lavoro, quello come addetta alle pulizie in una casa di cura di Milano, è terminato il 17 gennaio. La cooperativa non ha rinnovato il contratto e la signora Loredana è diventata di troppo. Quanto alla casa, l’appartamento di proprietà dell’Inail in via Nicola Romeo è stato venduto per 148 mila euro. La signora Minopoli era morosa da quando il marito era sparito, l’altro figlio trasferito a Savona e l’affitto quasi raddoppiato. «Era diventata troppo grande, troppo costosa — raccontano —. Abbiamo chiesto una sistemazione più piccola, non c’è stato niente da fare ». Così dopo le carte bollate è arrivato lo sfratto. «Non ci hanno dato neppure il tempo di provarci, di cercare davvero una nuova casa — prosegue Loredana —. Adesso come faremo, ho chiesto, ma niente, niente». In Comune le hanno fatto fare domanda per una casa popolare. Le hanno consigliato di non farsi illusioni perché per entrate nella graduatoria del prossimo settembre ci vorrebbe qualche invalidità, qualche figlio minore, magari anche un anziano a carico, un passaporto straniero o un problema di abusi, perché aspettano già 20 mila famiglie e per loro, per la «bravagente», il punteggio è risicato. Le hanno detto di provare nei dormitori dei barboni. Pieni anche quelli. Poi Loredana ha scritto al sindaco Moratti, e un suo assistente l’ha invitata a ripetere la trafila con i servizi sociali. «Ci hanno abbandonate, come si fa ad andare avanti così». Per ora c’è la strada e i sedili della Smart di Valentina che neppure hanno i ribaltabili, ma almeno le hanno fatte arrivare fin qui. Un mese intero, aspettando che il «buon Dio» sistemi le cose, che alla fine questa Milano distratta torni a ricordarsi di loro.
(fonte corriere.it)
che abbia mai partecipato al Gf». Addio Ferdi?
NAPOLI - Francesca Fioretti non è più solo un personaggio televisivo, è diventata un personaggio televisivo vincente. Conteso a colpi di telefonate per calendari, spot e tivvù. La precedente esperienza televisiva a Number Two, la trasmissione televisiva di Telenapoli 34 e quella ben più importante appena conclusa del Grande Fratello, dove si è fatta apprezzare per bellezza, ma anche intelligenza, rendono la sexy napoletana laureata in economia, una delle prede più ambite dai manager del piccolo schermo per pubblicità e spot, mentre le richieste per un calendario senza veli si sprecano. La solitamente caustica e piuttosto acida Platinette ha detto di lei: «È la concorrente più bella che abbia mai partecipato al Grande Fratello».
Insomma Francesca ha colpito al cuore all'interno degli studi di Cinecittà il giovane aspirante cuoco di etnia rom, Ferdi Berisa, ma anche fuori ha fatto strage dei cuori degli italiani.
FRANCESCA-FERDI COME BELEN-BORRIELLO - Alcuni sostengono che ricordi la prima Belen, quella acqua e sapone che accompagnava Marco Borriello prima di impadronirsi del palcoscenico di Paperissima passando per il reality. Lei tra il reality e la televisione, dove secondo indiscrezioni i dirigenti di Mediaset stanno pensando di trovarle un posto adeguato, in un contenitore in grado di valorizzarla, ci potrebbe essere proprio il calendario che in tanti propongono e altrettanti smanierebbero di vedere. Un calendario sexy piuttosto che nudo. Certo chi potrebbe farne le spese è proprio Ferdi. Così come Belen iniziò a perdere per strada il primo amore, Borriello, non appena raggiunto il successo del piccolo schermo.
(fonte corrieredelmezzogiorno.it)
NAPOLI - Un carabiniere che aveva subito il furto della sua moto, ha riconosciuto su una pagina web, utilizzata per la vendita dei pezzi di ricambio, alcune parti della sua due ruote che erano già stati messi in vendita. Così si è scoperto che, nell'era di internet, i ladri usano e-bay per rivendere la refurtiva.
Il corpo del reato finisce senza sospetto sull'asta online. Nel Napoletano è stata scopera una vera e propria banda: quattordici persone, a vario titolo, rubavano motorini, scooter, motociclette. Dopodiché rivendevano i pezzi al miglior offerente sfruttando la sterminata platea di internet, in particolare sul sito E-Bay. Sono stati tutti arrestati nel Napoletano.
NELLA NOTTE - L’operazione è stata condotta nella notte dai carabinieri del comando provinciale di Napoli. I militari hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Napoli. Nel corso delle indagini si è scoperto che la banda era responsabile di rapine e furti di un ingente numero di motociclette, oltre che della ricettazione di pezzi delle moto, rivenduti sul sito di aste E-Bay (estraneo alla vicenda), o in un esercizio commerciale di Volla (Napoli). In qualche caso, infine, le motociclette venivano restituite ai proprietari dietro il pagamento di un riscatto (il cosiddetto "cavallo di ritorno"). Uno degli arrestati è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7,65, e di quattro pistole a salve, prive di tappo rosso; l’uomo è stato arrestato assieme alla madre.
(fonte corrieredelmezzogiorno.it)
LONDRA (Inghilterra), 4 maggio 2009 - Montezemolo contro Mosley, Mosley contro Montezemolo fino alla sparata: "Sarebbe triste ma la F.1 può andare avanti senzala Ferrari". Dopo una settimana di fuoco sul problema del tetto dei costi alla F.1 del futuro, che ha visto contrapposte le posizioni del presidente del Cavallino e di quello della Fia, oggi è toccato a Bernie Ecclestone intervenire sull'argomento. Per gettare acqua sul fuoco e difendere la rossa: "Mosley vuole distruggere la Ferrari? Non lascerò che accada" le parole del patron della F.1 rilasciate al Times.
PREOCCUPAZIONI - Come era facile prevedere, Ecclestone ritiene che sia possibile arrivare a un compromesso. Secondo Bernie, in linea di massima "sembra che tutti siano favorevole al budget fisso. Compresa la Ferrari, se riusciamo a trovare un accordo. E possiamo". "Tuttavia - aggiunge - ci sono preoccupazioni relative al limite del budget e al rischio di un campionato diviso in due categorie. Non sono problemi irrisolvibili" dice Ecclestone senza escludere l'ipotesi di alzare il tetto di spesa.
MICROFONO - Ecclestone si è anche lasciato andare a una valutazione personale dei due contendenti: "Il problema con Max è che non riesce, come in passato, a infiocchettare le cose con un nastro rosa. Mette le cose in una scatola di cartone e la chiude con uno spago" ha spiegato di Mosley con riferimento ai modi un po' troppo diretti del presidente della Fia. "Non dovresti consentire a Max di cominciare un dibattito o una discussione - ha concluso - è scaltro, non puoi vincere. E anche se vinci, ti ritrovi nel pubblico senza il microfono: tu puoi dire qualcosa di intelligente, ma io non ti do il microfono. È semplice".
(fonte gazzetta.it)
(fonte leggo.it)
(fonte leggo.it)
In entrambi i casi, prosegue la nota del ministero, i pazienti sono stati sottoposti alla terapia antivirale. «L'aumento dei casi in Italia era previsto - si rileva nella nota - ma ciò non desta particolare preoccupazione sia perchè questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera di quella determinata dal virus dell'influenza stagionale, sia perchè l'Italia dispone di scorte sufficienti di farmaci indicati per il trattamento di questa infezione nonchè di Centri di riferimento di eccellenza per il ricovero e il trattamento delle persone affette». Il ministero rileva infine che «sono già state assunte tutte le misure preventive necessarie per limitare la diffusione del virus nel nostro Paese».
PRIMO CASO SOSPETTO IN AFRICA, E' UN ITALIANO Il primo caso sospetto di nuova influenza H1N1 nel nord Africa riguarda un uomo di nazionalità italiana, sposato e residente a Ceuta, l'enclave spagnola in Marocco, per il quale le autorità sanitarie della città autonoma hanno attivato ieri il protocollo di vigilanza epidemiologica, ponendolo in isolamento. Di ritorno da un viaggio dal Messico, l'uomo presentava «un quadro con stintomi respiratori» sospetti, per cui è stato ricoverato in isolamento nell'ospedale militare della città autonoma, informano fonti del governo locale in un comunicato. I servizi sanitari della città sono stati attivati dalla nave 'Pacificà della compagnia Euroferry, sulla quale l'uomo viaggiava di ritorno dal Messico, in servizio di collegamento fra il porto di Algesiras, al sud della Spagna, e quello di Ceuta. Il capitano dell'imbarcazione ha messo in isolamento il passeggero italiano, trasferendolo nel garage della nave e obbligando gli altri viaggiatori a tenersi a distanza di sicurezza. Seguendo il protocollo sanitario, secondo quanto riferisce oggi El Diario di Ceuta, l'equipaggio ha identificato coloro che erano stati più vicini al passeggero italiano, per trasferire le informazioni al personale sanitario di terra. Allo sbarco, l'uomo è stato caricato su un'ambulanza e trasferito all'ospedale militare di Ceuta, dove da ieri è sotto osservazione. Si tratta del primo presunto caso di nuova influenza registrato nel nord Africa. In Spagna i casi conclamati di febbre suina sono raddoppiati da sabato, passando da 20 a 44, secondo i dati confermati oggi dal ministero della sanità. Di questi, 38 pazienti sono stati già dimessi, mentre altri 102 casi sospetti sono risultati negativi al test della nuova influenza.
QUASI MILLE CASI NEL MONDO Nell'ultimo bollettino dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), che porta a 985 il numero totale dei casi confermati di Nuova Influenza, fa la sua comparsa anche l'Italia con il primo caso segnalato all'organizzazione internazionale. In reaqltà i casi confermati in Italia sono due. I morti accertati e riportati dall'Oms sono 20. L'ultimo bilancio era di 898 casi confermati. Secondo il direttore generale dell'Organizzazione l'influenza potrebbe subire una battuta d'arresto e poi ripresentarsi con una forza senza precedenti nel Ventunesimo secolo. Se il tasso di mortalità del virus sembra essersi stabilizzato, una seconda ondata - ha spiegato il direttore nel corso di una intervista - potrebbe colpire tutto il mondo portando «la sua vendetta». Nonostante le cifre confermino un graduale aumento dei casi la situazione comunque, soprattutto in Messico, sembra lentamente migliorare. Ieri il ministro della Sanità locale aveva parlato di una «fase calante» della diffusione del virus. Oggi il presidente messicano, Felipe Calederon, ha annunciato che a partire da mercoledì 6 maggio riprenderà l'attività economica del Paese. «Se mercoledì - ha affermato - ci sarà la conferma che il virus è entrato in una fase di stabilizzazione, allora ci sarà una ripresa dell'attività economica. Non cantiamo ancora vittoria ma se tutto continua così, possiamo cominciare a riprendere a poco a poco certe attività economiche».
UN CASO SOSPETTO A FIRENZE In Italia dopo i due casi accertati si attendono conferme su un uomo di 32 anni ricoverato in isolamento all'ospedale Careggi di Firenze. Il paziente dopo essere rientrato nei giorni scorsi da Città del Messico, il 30 aprile sera ha avvertito i primi sintomi influenzali. Ricoverato nel reparto malattie infettive del Careggi è stato immediatamente sottoposto all'esame del tampone, subito inviato a Roma all'Istituto Superiore di Sanità a cui spetta la dichiarazione ufficiale di positività. Il paziente, sottoposto a cura immediata, sta bene ed è in stato di isolamento.
SONO 79 I CASI IN EUROPA «Nell'Ue più la Svizzera al momento sono stati confermati 79 casi di nuova influenza dal virus A/H1N1». Lo ha detto Nina Papadulaki, la portavoce della Commissaria europea alla Sanità Androulla Vassiliou. Nel confermare l'informazione, fonti comunitarie precisano che i 79 casi sono così suddivisi: Italia 2; Spagna 44; Regno Unito 18; Germania 8; Francia 2; Olanda 1; Austria 1; Danimarca 1; Irlanda 1 e Svizzera 1.
DUE NUOVI CASI IN FRANCIA Due nuovi casi di influenza dei suini sono stati confermati stamattina a Parigi e il totale in Francia dei malati accertati sale a quattro. Si tratta di una donna di 24 anni e di un uomo di 23 ricoverati all'ospedale La Pitiè-Salpetriere dopo essere tornati da un viaggio in Messico.
SONO 985 I CASI NEL MONDO È salito a 985 il numero totale di casi umani di influenza A H1N1 (la cosiddetta febbre suina) ufficialmente notificati all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I Paesi colpiti, tra cui l'Italia, sono 20, afferma l'ultimo aggiornamento pubblicato dall'Oms sul suo sito. Il Messico, presunto focolaio iniziale, ha segnalato 590 casi umani confermati in laboratorio, di cui 25 letali. Gli Usa hanno notificato 226 casi tra cui un decesso che porta a 26 il numero totale dei morti.
Secondo i criteri dell'Oms, che prende in considerazione solo i casi confermati in laboratorio e ufficialamente notificati, i seguenti paesi hanno registrato casi umani di influenza A H1N1, ma nessun decesso: Austria (1), Canada (85), Cina, Hong Kong Special Administrative Region (1), Costa Rica (1), Colombia (1), Danimarca (1), Salvador (2), Francia(2), Germania (8), Irlanda (1), Israele (3), Italia (1), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Corea (1), Spagna (40), Svizzera (1) e Regno Unito (15).
(fonte leggo.it)
Tanti colpi di scena e effetti speciali da mozzare il fiato. Sbarca il Rete il trailer di "Transformers: Revenge of the Fallen", il seguito del primo fortunato capitolo, che arriva nelle sale mondiali il 26 giugno. Il protagonista Shia LaBeouf ha ammesso di aver avuto difficoltà a girare con Megan Fox: "E' impossibile resisterle", ha dichiarato al tabloid The Sun. Intanto Megan ha smentito che sarà lei la nuova Wonder Woman del grande schermo.
Nel film si assiste al ritorno dei terribili Decepticon sulla Terra. Il loro obiettivo è catturare Sam Witwicky (Shia LaBeouf). Il suo imperdonabile peccato? Quello di aver decifrato l'antico segreto che sta alla base delle origini dei Transformers. Nel cast anche Josh Duhamel, che ha appena sposato Fergie la vocalist dei Black Eyed Peas, nel ruolo del Capitano Lennox. LaBeouf ha ammesso di esser stato tentato dalla bellezza conturbante della partner Megan Fox.
E in effetti dalle sequenze del trailer è facile immaginare il perché. L'attrice appare nel pieno della sua forma e monta a cavallo di una moto di grossa cilindrata con pantaloncini da far girare la testa! Non resta che aspettare l'arrivo nelle sale - che si preannuncia in grande stile - di "Transformers: Revenge of the Fallen" per ammirare Megan in tutta la sua bellezza.
(fonte tgcom.it)
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E' successo che era stato da circa un'ora il dibattito sulla "nuova politica". In qualche modo la trasmissione ruotava intorno alle parole pronunciate qualche giorno prima dalla signora Berlusconi, Veronica Lario. Tutto è filato liscio fino a quando Telese non ha chiesto a Livia Turco se conoscesse Corona. "No, non lo conosco", ha risposto, suscitando la reazione dell'interessato: "Ma lei come fa a fare politica, visto che non legge i giornali...?". La Turco ha preso fuoco: "Io mi interesso dell'Italia che lavora!". Si è alzata e se n'è andata, urlando "Ciarpame, solo ciarpame!", vocabolo utilizzato proprio da Veronica Lario qualche giorno fa.
(fonte leggo.it)
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Una caduta di stile per un personaggio che, durante la sua carriera, ha puntato oltre che sulla sua indiscussa bravura, anche sul suo sex appeal e sul suo fascino. Nelle foto in questione, la star hollywoodiana risulta meno affascinante delle immagini in cui si è abituati ad ammirarlo. Chissà se le sue ammiratrici gli perdoneranno questa figuraccia.
(fonte leggo.it)
Ora basta, chiudo il sipario: divorzio da mio marito Silvio Berlusconi. La bomba esplode di prima mattina con le indiscrezioni di alcuni quotidiani, la Repubblica e la Stampa, che annunciano quello che in verità era già nell'aria dopo lo sfogo del 28 aprile scorso, con l'atto di accusa di Veronica Lario sulle veline candidate per le europee e il «ciarpame senza pudore». La notizia dell'avvio della pratica di divorzio, confermata poco dopo dalla stessa Lario, ha avuto un effetto deflagrante. I cronisti si sono precipitati in via del Plebiscito per intercettare il premier in procinto di lasciare la Capitale. Frenetici contatti con lo staff del presidente del consiglio per avere informazioni, ma le bocche sono rimaste sigillate. Niente è filtrato. Tutti i collaboratori contattati dai cronisti si sono limitati a dire che non sapevano nulla che non avevano indicazioni sul da farsi. Nel frattempo, di certo, Berlusconi è rimasto a consulto con i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, per decidere come fronteggiare la questione. Poi poco dopo le 11 l'auto del premier (all'interno anche il fratello Paolo Berlusconi) è uscita da palazzo Grazioli. I cronisti si sono avvicinati, ma Berlusconi ha fatto solo un cenno di saluto con la mano senza fermarsi per parlare con loro. Quindi è partito alla volta di Milano. Dove, peraltro si trova anche la moglie che, come è noto vive a Macherio (mentre Berlusconi ha la sua dimora alla villa di Arcore).
Ora si attendono gli sviluppi di questa vicenda privata che, inevitabilmente investe anche la sfera pubblica, e politica. Sono infatti pesanti le affermazioni di Veronica Lario che, dopo la vicenda della partecipazione del marito al compleanno della diciottenne Noemi a Casoria, vicino Napoli, esce allo scoperto criticando, tra l'altro, le giovanissime frequentazioni attribuite a Berlusconi. Dice anche di aver tentato di «aiutare» suo marito e di aver «implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato inutile». Da qui la decisione che non contempla ripensamenti: «Dopo 30 anni chiudo il sipario sulla mia vita coniugale, ma voglio farlo da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro».
IL PREMIER: "SONO ADDOLORATO" Il premier Silvio Berlusconi è arrivato nella sua residenza di Arcore, villa San Martino, nel primo pomeriggio. Secondo quanto si apprende, il suo elicottero è atterrato nella residenza verso le 13. Davanti villa San Martino c'è il solito presidio di due auto dei carabinieri. Dall'arrivo del premier si sono infilate nei cancelli della residenza alcune auto di rappresentanza. «È una vicenda personale che mi addolora, che rientra nella dimensione privata, e di cui mi pare doveroso non parlare»: è quanto dichiara il presidente del consiglio.
UNA GIORNATA AD ARCORE È da poco passata l'una quando l'elicottero di Silvio Berlusconi atterra nel parco di Villa San Martino. Maglione blu, pantaloni scuri, il presidente del Consiglio entra a passi veloci nell'antica residenza alla periferia di Arcore. Qui trascorrerà l'intera giornata ricevendo qualche visita. A pochi chilometri di distanza, c'è l'altra abitazione del premier, la villa di Macherio, dove vive la moglie Veronica. Anche qui totale silenzio. Davanti entrambe le case staziona una camionetta dei carabinieri. Ma la sorveglianza a villa San Martino con il passare delle ore aumenta. In realtà non ce ne sarebbe bisogno. Sotto il sole, lungo la siepe del parco ci sono due cronisti, due cameraman di una tv e un fotografo. Qualche curioso si ferma ogni tanto. «È inutile che stiate qui - dice ai giornalisti un agente delle forze dell'ordine - il presidente non ha alcuna intenzione di uscire per oggi». Alle 15.45 il cancello si spalanca ed esce un fuoristrada. Dietro la vettura compare il premier che, mentre il cancello si chiude, rivolge gesti di saluto verso i cronisti. Sembra sorridente e disteso come al solito. Passano le ore, a qualche centinaio di metri di distanza smontano le bancarelle della festa del paese. Se ne vanno anche mamme e bambini dal parco giochi proprio davanti alla villa. Si dirada il viavai di macchine, dentro e fuori la residenza. I carabinieri cambiano più volte il turno. Qualche passante si ferma ancora a chiedere notizie sul divorzio più famoso del momento. «Di sicuro - scherza un pensionato - non vedremo il premier qui davanti con la valigia in mano a cercare un posto dove andare».
LA NOTIZIA FA IL GIRO DEL MONDO «La moglie del premier italiano vuole il divorzio», «Divorzio, sono stanca dei suoi flirt», «La moglie di Berlusconi ha deciso di divorziare». Dal Canada agli Emirati Arabi, dagli Usa all'Europa. L'annuncio di Veronica Lario di volere il divorzio da Silvio Berlusconi ha fatto rapidamente il giro del mondo e campeggia sui principali quotidiani, siti online, agenzie e tv. «Dopo aver criticato apertamente il marito per essersi fatto vedere in giro con altre donne, la moglie del premier Berlusconi ha detto di volere il divorzio», è il titolo del New York Times. Segue il Washington Post, «La moglie di Berlusconi vuole il divorzio». L'annuncio di Veronica Lario arriva anche in Canada dove occupa ampio spazio sul Toronto Star con il titolo: «Stanca dei flirt del marito con ragazzine, la moglie del premier italiano Berlusconi chiede il divorzio». Titoli simili anche sul Times di Londra, il cui sito web reca una maxi-foto della signora Lario, sul Guardian, su Sky News che ha dedicato alla notizia una breaking news, e sull'edizione online della Bbc: «La moglie di Berlusconi ha deciso di divorziare». «Silvio delizia gli italiani, ma fa arrabbiare sua moglie», titola l'americana Abc News. «Veronica Lario critica il premier perchè ha scelto di selezionare un gruppo di candidate basandosi sul loro fisico», si legge sull'edizione online del Pais mentre l'emiratino Khaleej Times titola: «La moglie di Berlusconi vuole il divorzio». La notizia è stata ripresa dalle principali agenzie di stampa internazionale, Reuters, Afp, Ap e dalla russa Ria Novosti, che riportano anche i commenti a caldo del premier («È una vicenda personale e dolorosa»).
(fonte leggo.it)
RANIERI "MEGLIO ANDARE A CASA" «Le quattro partite che mancano valgono il futuro. Un allenatore cerca sempre di mettere in campo la formazione migliore, poi si assume le proprie responsabilità se le cose non vanno bene. Certo io voglio restare alla Juve, ci mancherebbe. Ma se poi sbaglio qualcosa, come ci hanno fatto notare i tifosi, allora devo andare a casa...». C'è amarezza e rassegnazione nelle parole di Claudio Ranieri. La Juventus ha incassato il pareggio per 2-2 del Lecce nel terzo minuto di recupero, e ora il Milan secondo è avanti di quattro lunghezze. La vittoria ai bianconeri manca dal 4-1 sulla Roma del 21 marzo, un tempo troppo lungo per non destare le ire del pubblico. Ma il tecnico romano è determinato e lotterà fino all'ultimo per ottenere un buon traguardo. «Non voglio parlare dei programmi- dice Ranieri a Sky- Di obiettivi non parlo, dico solo che quello che stiamo facendo adesso non va bene. Stiamo sporcando un campionato che era ottimo un mese fa. Parlare di programmi ora non è il caso. Bisogna solo trovare un rimedio a questa situazione. Abbiamo in mano tutte le carte buone per potercela giocare, certo dispiace perchè è tanto che non riusciamo a vincere. È tanto che subiamo gol, mentre prima eravamo una delle migliori difese. Ora continuiamo a segnare, ma ne prendiamo anche tanti. Adesso non è il caso di dire se la squadra era competitiva o no. Dobbiamo fare di tutto per tenere questa posizione e per qualificarci alla Champions senza i preliminari. Dobbiamo migliorare perchè così non va bene». Colpa anche dell'atteggiamento e della condizione fisica dei giocatori? «Sicuramente questa con il Lecce è stata partita negativa- il commento di Ranieri- Ma tutto si era messo bene nella ripresa. Durante l'intervallo, sull'1-0 per loro, ci siamo rincuorati e abbiamo detto che dovevamo reagire perchè la partita non poteva finire così. Ora voglio parlare con la squadra, perchè in allenamento volano e poi non so cosa succede la domenica in campo. Durante la settimana non posso rimproverarli di nulla, vanno a mille, corrono, lottano e si impegnano nel lavoro. Poi non so neanche se ci sono spaccature all'interno del gruppo. Io penso solo a mettere i campo la formazione migliore e faccio i cambio durante la partita. Alle volte si fanno scelte impopolari, perchè c'è bisogno di altri giocatori e altri moduli». Come nel primo tempo con i pugliesi, quando il tridente Iaquinta-Del Piero-Amauri non ha funzionato. Meglio il secondo tempo, con il centrocampo nuovamente a quattro con Poulsen e Marchionni al posto del capitano e di Camoranesi. «Dovevamo riprendere la partita e ci eravamo riusciti. I cambi avevano dato il loro frutto, dall'1-0 eravamo andati sul 2-1 per noi. Poi il gol di Castillo nel recupero ha cambiato tutto. Sapevo che il Lecce era una squadra veloce, che cercava il contropiede. Io ho messo giocatori di qualità per giocare palla a terra e trovare soluzioni migliori. Purtroppo loro ripartivano con i lanci lunghi e contropiede. Nel secondo tempo il 4-4-2 ci ha permesso di controllare meglio il pallone. Peccato, stavamo vincendo».
(fonte leggo.it)
La fortunata serie tv di Canale 5 I Cesaroni, a quattro puntate dalla fine, si prepara a tenere col fiato sospeso oltre sette milioni di appassionati. Per l’ultima puntata sono infatti previsti clamorosi colpi di scena. Come rivela in esclusiva a Tv Sorrisi e Canzoni Alessandra Mastronardi, che nella serie interpreta Eva, "l'ultima puntata sarà piena di sorprese. Abbiamo girato due finali diversi e ancora non so quale andrà in onda”.
Il gran finale sarà anche il prologo della quarta stagione, già in fase di scrittura: ''Io ci sarò - precisa la Mastronardi – ma non ho mai nascosto che bisognerà mettere un punto al personaggio per non stancare il pubblico. Eva ha vissuto, è cresciuta, vediamo che evoluzione potrà avere''.
L'intera serie è stata incentrata attorno alla gravidanza di Eva. Tuttavia, resta un punto interrogativo: chi è il padre del bambino? Chissà che non sia proprio l'ultima puntata a svelarne il mistero. I ben informati sono pronti a giurare che il figlio di Eva sia di Marco (Matteo Branciamore): una soluzione auspicata dai fans che però rischierebbe di far esaurire uno dei filoni portanti della serie con una situazione di ’stabilità’ che potrebbe rendere piatta la linea narrativa tra i due ragazzi. Staremo a vedere.
(fonte tgcom.it)
(fonte leggo.it)
CASI SOSPETTI A PAVIA L'istituto di malattie infettive della fondazione San Matteo di Pavia sta studiando i casi di quattro pazienti lodigiani rientrati con l'influenza dopo una vacanza in California ai confini con il Messico. C'è il sospetto che possa trattarsi di casi di influenza suina. Le condizioni dei quattro non sono assolutamente preoccupanti. Due di loro sono ricoverati all'ospedale di Sant'Angelo Lodigiano, gli altri due si trovano a casa. Dopo aver valutato i sintomi e, considerato l'allarme attuale, i medici lodigiani hanno contattato il reparto malattie infettive del San Matteo di Pavia per le analisi che sono state affidate al laboratorio di Virologia. I risultati verranno resi noti nei prossimi giorni.
MESSICO, CHIUSI I SITI ARCHEOLOGICI Tutti i siti archeologici del Messico sono stati chiusi al pubblico «fino a nuovo ordine» e «conformemente alle disposizioni sanitarie federali», a causa del rischio di contagio della nuova influenza. Lo hanno annunciato oggi il Consiglio nazionale per la Cultura e le Arti e l'Istituto nazionale di Antropologia e Storia del Messico.
L'OMS: PANDEMIA EVITABILE L'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, è a conoscenza di un totale di 7 casi di febbre suina confermati dalle analisi di laboratorio nel mondo e di 7 decessi, questi ultimi tutti in Messico (CHE RIFERISCE LA CIFRA DI 152). Lo ha reso noto il numero dell'Oms, Keiji Fukuda. Con una quarantina di casi accertati gli Usa hanno attualmente il bilancio più pesante. Segue il Messico con 26 casi accertati e il Canada con 6. Tre i casi diagnosticati in Nuova Zelanda e due in Gran Bretagna e in Spagna. In questi casi si tratta di viaggiatori di ritorno dal Messico. In base ai dati diffusi dalle autorità messicane, i decessi per febbre suina sono 149.
Il vice-direttore generale dell'Organizzazione, Keiji Fukuda, ha sottolineato che «la situazione epidemiologica continua ad evolversi» ed «è molto grave» e che una «pandemia non è inevitabile, ma è una possibilità presa molto sul serio». In questa fase «è cruciale identificare i viaggiatori contagiati perchè questo serve a seguire il virus nel mondo e il mondo in cui si sposta», ha aggiunto.
SACCONI: TEST NEGATIVI «Alle 16 di oggi sono 11 i casi sospetti di influenza suina riscontrati in Italia. I test effettuati hanno escluso però che si tratti di virus AH1N1». Lo ha affermato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel corso dell'informativa al Senato sull'influenza da suini. Il ministro ha spiegato che i casi riguardano persone rientrate da poco da viaggi in Messico.
«Dal punto di vista veterinario non c'è alcuna evidenza che il virus messicano H1N1 abbia circolazione tra i nostri animali», ha aggiunto il ministro, sottolineando che non c'è nessun pericolo dalla carne cotta.
«Ha ragione il commissario europeo Vassiliou nel definire la patologia come nuova influenza in quanto la definizione poteva avere effetti negativi sul settore» del mercato della carne suina - ha affermato Sacconi.
Il ministro ha ribadito che «la carne di maiale cotta non determina alcun pericolo così come il consume di prodotti insaccati». Per quanto riguarda il vaccino Sacconi ha spiegato che dono in corso contatti tra il ministero e i principali produttori per sviluppare il vaccino una volta che l'Oms avrà reso disponibile il ceppo«. Il ministro del Welfare ha puntuializzato che »il virus va prima isolato e caratterizzato, poi l'Oms consegna il virus ai produttori, l'Oms gli stati e le aziende decidono la strategia produttiva, infine occorre che il vaccino superi le prove tecniche di efficacia e tollerabilità«.
CASO SOSPETTO IN AUSTRIA Primo caso sospetto di influenza suina in Austria, dove una donna tornata da un soggiorno nel Messico avverte sintomi analoghi a quelli della febbre da suini. Lo riferisce il sito internet dell'emittente radiotelevisiva pubblica Orf, ma le autorità non hanno finora confermato il caso. Secondo l'Orf, la donna di 28 anni viene curata all'ospedale di Steyr, in Alta Austria. La donna è già stata sottoposta al test rapido, che tuttavia dev'essere ancora analizzato a Vienna. Soltanto dopo si saprà dire con esattezza, se la paziente soffre di febbre suina o di un'influenza normale. «Siamo molto lontani da una pandemia», ha detto il ministro della sanità, Alois Stoeger. L'Austria è provvista di L'Austria è provvista di medicinali anti-virali per curare quattro milioni di persone, ovvero metà della popolazione. Inoltre le autorità sanitarie del paese hanno immagazzinato otto milioni di maschere protettive.
La commissaria Vassiliou ha indicato che nella Ue non si parlerà più di 'febbre suinà bensì di 'nuova influenzà (novel flu in inglese) per evitare effetti negativi per l'industria alimentare. «Si è data una connotazione negativa per il consumo di carne di maiale che risulta del tutto sicuro a patto che la carne sia cotta». Diversi paesi hanno deciso di bloccare le importazioni di carne di porco dal Messico e da alcuni stati americani. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità i maiali non sono all'origine dell'attuale epidemia.
(fonte leggo.it)
MODENA, 31 marzo - Luca di Montezemolo, dopo essersi detto certissimo che già in Malesia si vedrà la reazione della scuderia di Maranello, ha spiegato di essere ottimista perchè ha "grandissima fiducia negli uomini della Ferrari". "Stanno lavorando ai problemi - ha detto Montezemolo a Modena - in Malesia si vedranno i risultati"
LA FIDUCIA - «Mi aspetto di vedere, in un circuito meno strano rispetto a Melbourne come quello malese, i veri valori in campo». Montezemolo, dopo la debacle australiana, ha assicurato di aspettarsi la reazione della Ferrari già domenica prossima. «Credo che il primo Gp - ha detto a margine della presentazione di un libro di Arrigo Levi a Modena - sia andato molto peggio di quanto ci aspettavamo e mi aspettavo. Non c'è dubbio che noi paghiamo il campionato, quello del 2008, concluso all'ultima curva dell'ultimo giro dell'ultimo Gp. Noi con la McLaren abbiamo dovuto sviluppare fino all'ultimo la macchina, mentre gli altri da molti mesi prima hanno potuto lavorare su un progetto completamente nuovo. Non dimentichiamo che la macchina di quest'anno non è un'evoluzione. A maggior ragione chi ha avuto il tempo ne ha potuto trarre dei vantaggi. Credo che abbiamo fatto qualche errore di troppo in Australia e soprattutto mi aspetto di vedere i veri valori in Malesia. Sono convinto, anzi ne sono certissimo, che ci sarà ua forte reazione anche se le macchine sono le stesse».
«CHIAREZZA SUI DIFFUSORI» - Il presidente della Fota (l'associazione dei team di F1) e della Ferrari Luca di Montezemolo si aspetta anche che rapidamente sia fatta chiarezza sui diffusori utilizzati da alcune scuderie e sull'interpretazione dei regolamenti, perchè il dubbio mette in discussione la credibilità dell'inizio del mondiale: «Mi aspetto chiarezza sui regolamenti - ha detto il presidente delle "rosse" - non va bene cominciare un campionato con così importanti punti interrogativi. Delle due l'una, o questi diffusori, questi fondi sono regolari, e allora bisogna dirlo e dimostrarlo in fretta, cosa che noi e molte altre squadre riteniamo non sia, e allora ci adegueremo; oppure non sono regolari e allora anche in questo caso prima possibile lo dicano perchè chi interpreta i regolamenti e non è in linea con le regole stesse, crea una disuguaglianza di prestazioni che non va bene. Questo è quello che mi aspetto che accada il prima possibile e so che tutti gli uomini della Ferrari ci lavoreranno sopra nei prossimi giorni».
(fonte corsport.it)
Exeter - Port Vale 1 - 0 (1° tempo: 1-0)
Luton - Rotherham 2 - 4 (1° tempo: 1-2)
Wycombe - Barnet 1 - 1 (1° tempo: 1-1)
ENG - Inghilterra - League One 31/03/2009
Bristol R. - Huddersfield 1 - 2 (1° tempo: 0-0)
Yeovil - Nothampton 1 - 0 (1° tempo: 0-0)
AM - Amichevole 31/03/2009
Spagna U21 - Svezia U21 0 - 0 (1° tempo: 0-0)
Germania U21 - Bielorussia U21 1 - 1 (1° tempo: 1-1)
Sud Africa - Portogallo 0 - 2 (1° tempo: 0-1)
N Irlanda U21 - Ucraina U21 1 - 1 (1° tempo: 0-1)
Olanda B - Italia U21 1 - 1 (1° tempo: 1-1)
Inghilterra U21 - Francia U21 0 - 2 (1° tempo: 0-2)
ENG - Inghilterra - League One 31/03/2009
Millwall - Colchester 0 - 1 (1° tempo: 0-0)
ENG - Inghilterra - League Two 31/03/2009
Aldershot - Chesterfield 1 - 1 (1° tempo: 0-1)
Lincoln - Macclesfield 1 - 0 (1° tempo: 1-0)
Era stata una boccata d'ossigeno per i produttori di tabacco, ma una vittoria di breve durata anche perchè i giudici di Washington si erano rifiutati di porre paletti per future cause, tant'è che la Williams era tornata alla carica. Lo stato dell'Oregon si è affiancato in questi anni alla vedova e riceverà - se la vicenda non avrà altri sviluppi giudiziari - il 60% del risarcimento che verrà devoluto a un fondo per le vittime di crimini violenti. Un giudice aveva ritenuto Philip Morris colpevole una prima volta nel 1999 e la Corte suprema dell'Oregon nel 2002 aveva respinto la richiesta di appello. La stessa decisione è arrivata adesso dai giudici di Washington, nei quali l'industria del tabacco confidava per una sentenza che mettesse un freno ai maxi-risarcimenti. Il verdetto di oggi apre la strada a analoghi pronunciamenti in altre azioni legali avanzate da vittime del fumo: un mese fa a Fort Laderdale un giudice aveva condannato la Philip Morris a pagare otto milioni di dollari per la morte per cancro ai polmoni di un fumatore della Florida. Il risarcimento era stato accordato da una giuria a Elaine Hess, la vedova di Stuart Hess, morto nel 1997 a 55 anni dopo aver fumato per decenni. La Hess aveva chiesto 130 milioni di dollari.
Il caso Hess era stato il primo a andare in giudizio dopo che nel 2006 la Corte Suprema della Florida aveva annullato un maxi-risarcimento da 145 milioni di dollari ottenuto da un gruppo di fumatori nel cosiddetto 'caso Englè. La Corte aveva stabilito che ogni singolo caso sarebbe dovuto esser giudicato singolarmente ma aveva avallato il parere della giuria che le aziende del tabacco avevano colpevolmente venduto prodotti da fumo pur sapendo che erano pericolosi.
(fonte leggo.it)
(fonte leggo.it)
José Mourinho sarà ospite della puntata di domani di "Chiambretti Night", in onda alle 23.05 su Italia 1. Nonostante non sia mai andato ospite in programmi televisivi, a parte in quelli sportivi nei dopo partita, Mourinho ha accettato in via del tutto eccezionale di intervenire al programma condotto da Piero Chiambretti, dopo essere stato evocato più volte nel corso dello show. E il programma di Italia 1 ricambia il favore organizzando una sorta di puntata speciale interamente dedicata all'allenatore più chiaccherato dell'anno, capace di dividere l'opinione pubblica. Non è un caso che il faccia-a-faccia, quello tra Chiambretti e Mourinho, abbia già scatenato la curiosità degli addetti ai lavori (più di quaranta gli accreditati tra fotografi e giornalisti), pronti a prendere d'assalto gli studi di Via Belli a Milano, dove si registra «Chiambretti Night». Lotta anche per recuperare un biglietto tra il pubblico per entrare nel night televisivo gestito da Chiambretti, che in questa stagione ha già ospitato illustri esponenti del calcio come Fabio Capello, Gennaro Gattuso, Sebastian Giovinco, Nicola Legrottaglie, Paolo Di Canio.
(fonte leggo.it)
I guai sono all'orizzonte. Il capo del personale insegnante, Ben Slade, ha spiegato che le foto non hanno nulla a che vedere svolto dalla Gray nella scuola, ma ciònondimeno Natasha verrà "severamente sgridata". E le verrà chiesto di togliere le fotografie dal sito. "In ogni caso - continua Slade - per ora non ci sono gli estremi per una sospensione. Anche se io vorrei che ci fossero".
(fonte leggo.it)
(fonte Leggo.it)
Mai spettacolo fu piu' pubblicizzato, pur non avendo pubblicita', e Fiorello continua dicendo: "La verita' e' che sono pigro da morire.
Fare un programma e' impegnativo e molto faticoso. Il Fiorello Show invece e' un montaggio di pezzi dello spettacolo dal vivo che faro' a Roma. Vuoi mettere? Senza l'ansia degli ascolti e' tutto molto piu' facile" confida.
"Ho sempre avuto la fortuna di poter fare quello che volevo- prosegue -, a parte la difficolta', tipica della tv generalista, di sperimentare, perche' appena proponi qualcosa di nuovo pensano subito agli ascolti. La verita', a proposito di liberta', e' che io non sono un affare per un'azienda. Non sono un tipo da Mediaset perche' li' servono personaggi che facciano le telepromozioni e io non mi presto. Lavoro a un programma televisivo ogni quattro anni, come ai Mondiali di calcio! Per questo non capisco tutto questo clamore per il mio personaggio a Sky. Sarebbe giusto - conclude - meravigliarsi se a fare una cosa del genere fossero Gerry Scotti o Maria De Filippi per Mediaset, o Carlo Conti per la Rai, personaggi insomma che si identificano con un'azienda per cui lavorano. Io non sono cosi'".
(fonte ITALPRESS).
NEW DELHI, 31 MAR - Una bomba e' esplosa poco fa a Guwahati, capitale dello stato nord orientale indiano dell'Assam. L'esplosione e' avvenuta nel quartiere Lal Ganesh, nei presso di un albergo. La televisione indiana parla di un bilancio al momento di un morto e dieci feriti.
(fonte leggo.it)
PRONTI I PACCHETTI INTEGRATI CON ALITALIA L'amministratore delegato delle ferrovie, Mauro Moretti, punta su «pacchetti integrati di offerte treno-aereo con Alitalia per aumentare la competitività del paese sul piano turistico». Nel corso di una conferenza stampa di presentazione della nuova offerta commerciale di Trenitalia, Moretti ha citato l'esempio di un turista che arrivi a Fiumicino da New York e possa raggiungere in poche ore in treno il mare in Calabria. «Si tratta di un vantaggio immediato per i clienti e per le agenzie di viaggio».
(fonte leggo.it)
Gli autori del pestaggio conclusosi con la morte di Abba furono Fausto Cristofoli, 51 anni e suo figlio Daniele, 31 anni, entrambi di Milano.
La ricostruzione dei fatti operata dalla polizia: di prima mattina Abdul e i suoi due amici si erano fermati nel chiosco mobile dei Cristofoli e avrebbero rubato alcune confezioni di dolciumi. Padre e figlio, accortisi del furto e convinti che i tre si fossero impossessati anche del danaro in cassa, li hanno inseguiti e raggiunti in via Zuretti; Qui è nata una lite che è degenerata e i tre giovani invece di allontanarsi, hanno impugnato un bastone trovato sul posto, mentre i Cristofoli con un altro bastone e un'asta di ferro hanno colpito al corpo e al capo Giubre, provocandogli gravi ferite alla testa. "Nel corso della lite - si legge nella nota diramata all'epoca dalla Questura - sono state pronunciate da entrambe le parti frasi offensive e ingiuriose tra cui anche "ladri, negri di merda, etc".
(fonte leggo.it)
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NAPOLI - Per scongiurare il ritorno dell’emergenza rifiuti discariche e termovalorizzatori non bastano, se di pari passo non si diffonde la cultura ambientale e questa non comincia a coinvolgere tutti. Uomini, donne, giovani, anziani e bambini. Ma anche neonati. Così, contro il rischio che possa ripresentarsi la crisi, in Campania si fa ricorso anche al pannolino ecologico per bebè. Si tratta di particolari pannolini che una volta utilizzati possono essere lavati e indossati di nuovo dai piccoli. Ad una temperatura tra i 40 e i 60 gradi, senza l’aggiunta di ammorbidenti, sbiancanti o disinfettanti, questi particolari pannolini che rispettano l'ambiente si puliscono e tornano come nuovi alleggerendo peraltro il bilancio famigliare.
LA PRESENTAZIONE. Il prodotto è stato presentato questa mattina nella sede dell’Ordine dei farmacisti di Napoli. Grazie alla collaborazione Ordine-Provincia di Napoli verrà venduto in diverse farmacie. Ogni anno per un bambino si consumano migliaia di pannolini usa e getta: si tratta di rifiuti indifferenziati destinati alla discarica. Alla presentazione sono intervenuti gli assessori provinciali alla Protezione civile, Francesco Emilio Borrelli e all’Ambiente, Giuliana Di Fiore. Con loro il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli, Giovanni Pisano e i promotori del Comitato per la diffusione del pannolino ecologico.
(fonte corrieredelmezzogiorno.it)
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TORINO (30 marzo) - Ha speso i risparmi di una vita per fumare cocaina. 100.000 euro bruciati in quattro mesi, altri 40.000 presi a prestito dal padre con mille scuse. In tutto, in tre anni, ha dato a tre spacciatori nigeriani complessivamente circa 150.000 euro. E' la storia di un impiegato della cintura di Torino che a trentotto anni ha iniziato a fumare cocaina dopo aver incontrato una donna tossicodipendente. Poi la decisione: smettere e denunciare ai carabinieri di Chivasso i suoi spacciatori. Tre settimane di disintossicazione chiuso in casa, «a sbattere la testa contro il muro e farmi male da solo» mentre gli spacciatori lo minacciano perché i vecchi "amici" continuano a comprare coca a credito a nome suo.
«In quattro mesi mi sono fumato in cocaina i 100.000 euro risparmiati in vent'anni di lavoro, e altri 40.000 presi a prestito da mio padre con mille scuse. Ma non solo quei soldi - racconta - Ho lasciato il lavoro e tutte le mie passioni: correvo in bici, leggevo, amavo il cinema, soprattutto la Nouvelle Vague, ma la coca ha preso il posto di tutto. Fumare coca era diventata la mia unica attività. Tutto da quando mi sono messo con una ragazza che sniffava».
«Ho iniziato - ha detto - perché volevo capire cosa provava lei, per non giudicarla. La prima volta che ho fumato, sono stato tre giorni senza far altro. Compravo quantità enormi di droga, per me, lei e i suoi amici, che quando hanno capito che economicamente stavo bene e offrivo io, sono diventati anche amici miei».
«Avevo smesso di lavorare - ha raccontato - ci drogavamo tutto il giorno. Lei sniffava, io fumavo tanto che faticavo a respirare. Io sono un estremista. Da zero al massimo. Anche quando ho smesso, ho smesso di colpo, senza aiuti. Avevo pensato di rivolgermi a un Sert, ma per pudore ho deciso di farlo da solo».
La decisione di smettere. E ha deciso di smettere perché «non mi piaceva com'ero diventato. Mi guardavo allo specchio e dicevo, non sono io. Così mi sono presentato dai carabinieri di Chivasso e ho denunciato i miei spacciatori».
L'aiuto l'ha trovato in uno dei carabineiri ai quali aveva denunciato gli spacciatori. Il militare gli ha dedicato «molto tempo, senza giudicarmi e soprattutto obbligandomi a essere sincero. La cocaina, oltre a toglierti l'identità, ti abitua a dire sempre bugie».
Un nuovo futuro. Il 38enne ha deciso che tronerà a lavorare, «a correre in bicicletta, a essere un uomo normale. Anche se sono cambiato per sempre, ho conosciuto la debolezza, le bugie. Lei l'avevo trovata a letto con un altro, un suo amico, di quelli che si facevano offrire la coca da me. Da allora non l'ho mai più sentita, ma sono certo che continua a farsi».
(fonte ilmessaggero.it)
Nell’anno mondiale dedicato all’Astronomia si moltiplicano le iniziative rivolte al cosmo e, visto che il 2009 arriva dopo i quattrocento anni dalle prime osservazioni astronomiche di Galileo Galilei (1609), il 19 dicembre di due anni fa, nel 2007, l'Onu ha deciso di ratificare la proposta avanzata dall’Italia all’Unesco: l’istituzione dell’Anno dedicato all’Astronomia.
Da Galileo a Keplero passando per Messier, Hubble, Einstein e Hawking, solo alcuni dei grandi scienziati e ricercatori che hanno svelato un pizzico dei grandi misteri dell’Universo visibile e comprensibile. Dai pianeti alle stelle, dalle pulsar alle galassie, dai buchi neri agli eventuali altri universi, una interminabile storia che continua ad essere scritta ma che deve essere ancora compresa e decodificata.
Ma sarà mai possibile svelare e capire il mistero del Big bang? Cosa c’era prima della grande esplosione? Esistono altri universi paralleli? Il cosmo è infinito? C’è qualcuno, a parte noi, in qualche angolo remoto della galassia, che sta cercando di capire se ci sono altri esseri viventi ed intelligenti?
Tutte domande che, nonostante i passi da gigante fatti negli ultimi decenni, rimangono fisse e imperturbabili come le stelle di un planetario. E così da giovedì 2 a domenica 5 aprile, praticamente in tutto il mondo, si svolgerà “100 ore di Astronomia”, una delle sette iniziative principali in programma per Iya (International year of astronomy) 2009, che coinvolgerà astronomi professionisti, Istituti di ricerca, circoli di appassionati ed associazioni di ben 135 nazioni.
In diretta sul Web www.100hoursofastronomy.org sarà possibile partecipare alle interessanti astroniniziative in collegamento con grandi centri di ricerca e osservatori astronomici del pianeta. Ma la rete non sarà l’unica protagonista degli eventi perché sono previsti decine di appuntamenti a tema. Per quelli che si svogeranno in Italia basta collegarsi al sito: www.astronomy2009.it o vedere l'elenco delle iniziative nell'approfondimento.
Tra le tante curiosità anche quella che riguarda il Vaticano. La Specola Vaticana, infatti, è coinvolta con diverse attività tra cui la pubblicazione di un volume su L'Astronomia e il Vaticano. L'opera, che avrà carattere divulgativo, traccerà un panorama del lavoro dell'Osservatorio Vaticano e la ricca storia della Chiesa nel campo dell'astronomia. In giugno l'Osservatorio Vaticano organizzerà un simposio internazionale di una settimana sul ruolo degli astronomi e dell'astronomia nella società del XXI. In ottobre, in collaborazione con i Musei Vaticani, sarà allestita una mostra storica di strumenti astronomici dal tempo di Galileo fino ai modelli dei grandi telescopi usati ai nostri giorni nella ricerca astronomica. In novembre l'Osservatorio Vaticano parteciperà alla Settimana di Studi di Astrobiologia organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze.
Tra i protagonisti di Iya 2009 anche l'Uai, l'unione italiana degli astrofili che è impegnata in prima linea insieme ai ricercatori professionisti. A coordinare il tutto ci pensa l'Inaf (Istituto Nazionale di Astrofisica) che ha anche programmato osservazioni in diretta dal Telescopio nazionale italiano Galileo (Isole Canarie), e dal Large Binocular Telescope (Arizona, Usa) il maggior telescopio binoculare esistente al mondo, di cui l’Italia è partner. I due grandi strumenti saranno inseriti all'interno di una “staffetta” di 24 ore consecutive che, per venti minuti ciascuno, trasmetteranno in diretta l’attività e le immagini del cielo. Insomma tastiere pronte e occhi puntati oltre l'orizzonte dello schermo: il viaggio comincia.
www.ustream.tv
(fonte ilmessaggero.it)