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CASI SOSPETTI A PAVIA L'istituto di malattie infettive della fondazione San Matteo di Pavia sta studiando i casi di quattro pazienti lodigiani rientrati con l'influenza dopo una vacanza in California ai confini con il Messico. C'è il sospetto che possa trattarsi di casi di influenza suina. Le condizioni dei quattro non sono assolutamente preoccupanti. Due di loro sono ricoverati all'ospedale di Sant'Angelo Lodigiano, gli altri due si trovano a casa. Dopo aver valutato i sintomi e, considerato l'allarme attuale, i medici lodigiani hanno contattato il reparto malattie infettive del San Matteo di Pavia per le analisi che sono state affidate al laboratorio di Virologia. I risultati verranno resi noti nei prossimi giorni.
MESSICO, CHIUSI I SITI ARCHEOLOGICI Tutti i siti archeologici del Messico sono stati chiusi al pubblico «fino a nuovo ordine» e «conformemente alle disposizioni sanitarie federali», a causa del rischio di contagio della nuova influenza. Lo hanno annunciato oggi il Consiglio nazionale per la Cultura e le Arti e l'Istituto nazionale di Antropologia e Storia del Messico.
L'OMS: PANDEMIA EVITABILE L'Oms, l'Organizzazione mondiale della Sanità, è a conoscenza di un totale di 7 casi di febbre suina confermati dalle analisi di laboratorio nel mondo e di 7 decessi, questi ultimi tutti in Messico (CHE RIFERISCE LA CIFRA DI 152). Lo ha reso noto il numero dell'Oms, Keiji Fukuda. Con una quarantina di casi accertati gli Usa hanno attualmente il bilancio più pesante. Segue il Messico con 26 casi accertati e il Canada con 6. Tre i casi diagnosticati in Nuova Zelanda e due in Gran Bretagna e in Spagna. In questi casi si tratta di viaggiatori di ritorno dal Messico. In base ai dati diffusi dalle autorità messicane, i decessi per febbre suina sono 149.
Il vice-direttore generale dell'Organizzazione, Keiji Fukuda, ha sottolineato che «la situazione epidemiologica continua ad evolversi» ed «è molto grave» e che una «pandemia non è inevitabile, ma è una possibilità presa molto sul serio». In questa fase «è cruciale identificare i viaggiatori contagiati perchè questo serve a seguire il virus nel mondo e il mondo in cui si sposta», ha aggiunto.
SACCONI: TEST NEGATIVI «Alle 16 di oggi sono 11 i casi sospetti di influenza suina riscontrati in Italia. I test effettuati hanno escluso però che si tratti di virus AH1N1». Lo ha affermato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, nel corso dell'informativa al Senato sull'influenza da suini. Il ministro ha spiegato che i casi riguardano persone rientrate da poco da viaggi in Messico.
«Dal punto di vista veterinario non c'è alcuna evidenza che il virus messicano H1N1 abbia circolazione tra i nostri animali», ha aggiunto il ministro, sottolineando che non c'è nessun pericolo dalla carne cotta.
«Ha ragione il commissario europeo Vassiliou nel definire la patologia come nuova influenza in quanto la definizione poteva avere effetti negativi sul settore» del mercato della carne suina - ha affermato Sacconi.
Il ministro ha ribadito che «la carne di maiale cotta non determina alcun pericolo così come il consume di prodotti insaccati». Per quanto riguarda il vaccino Sacconi ha spiegato che dono in corso contatti tra il ministero e i principali produttori per sviluppare il vaccino una volta che l'Oms avrà reso disponibile il ceppo«. Il ministro del Welfare ha puntuializzato che »il virus va prima isolato e caratterizzato, poi l'Oms consegna il virus ai produttori, l'Oms gli stati e le aziende decidono la strategia produttiva, infine occorre che il vaccino superi le prove tecniche di efficacia e tollerabilità«.
CASO SOSPETTO IN AUSTRIA Primo caso sospetto di influenza suina in Austria, dove una donna tornata da un soggiorno nel Messico avverte sintomi analoghi a quelli della febbre da suini. Lo riferisce il sito internet dell'emittente radiotelevisiva pubblica Orf, ma le autorità non hanno finora confermato il caso. Secondo l'Orf, la donna di 28 anni viene curata all'ospedale di Steyr, in Alta Austria. La donna è già stata sottoposta al test rapido, che tuttavia dev'essere ancora analizzato a Vienna. Soltanto dopo si saprà dire con esattezza, se la paziente soffre di febbre suina o di un'influenza normale. «Siamo molto lontani da una pandemia», ha detto il ministro della sanità, Alois Stoeger. L'Austria è provvista di L'Austria è provvista di medicinali anti-virali per curare quattro milioni di persone, ovvero metà della popolazione. Inoltre le autorità sanitarie del paese hanno immagazzinato otto milioni di maschere protettive.
La commissaria Vassiliou ha indicato che nella Ue non si parlerà più di 'febbre suinà bensì di 'nuova influenzà (novel flu in inglese) per evitare effetti negativi per l'industria alimentare. «Si è data una connotazione negativa per il consumo di carne di maiale che risulta del tutto sicuro a patto che la carne sia cotta». Diversi paesi hanno deciso di bloccare le importazioni di carne di porco dal Messico e da alcuni stati americani. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità i maiali non sono all'origine dell'attuale epidemia.
(fonte leggo.it)
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