Incastrata da Facebook e licenziata. Può sembrare una stranezza quella successa alla 16enne Kimberley Swann, ma il popolare social network è un'arma a doppio taglio se si pensa che moltissimi datori di lavoro, oltre ai curriculum, ormai danno un'occhiata anche al profilo di Facebook degli aspiranti dipendenti per giudicare le loro capacità. Kimberley, assunta da poche settimane alla Ivell Marketing & Logistics, una compagnia di ricerca e sviluppo, si sentiva sfruttata per le umili mansioni assegnatele. Così aggiornava il suo profilo con frasi del tipo: "Primo giorno di lavoro. O mio Dio! E' così monotono!". Navigando sul web, il suo capo Stephen Ivell se n'è accorto, e non ci è rimasto benissimo: così dopo qualche giorno l'ha chiamata nel suo ufficio e l'ha licenziata in tronco.
"Mi ha convocata nel suo studio e mi ha detto che aveva letto i miei commenti su Facebook, e che provocavano danni all'azienda. Io l'azienda non l'ho mai nominata, dicevo solo che mi annoiavo", ha detto Kimberley al "Daily Mail". Dopo qualche giorno, le hanno mandato una lettera che diceva: "A causa dei tuoi commenti fatti su Facebook riguardo il tuo lavoro, dato che non sei felice e non ti piace quello che fai, l'azienda ha deciso di terminare il tuo impiego con la Ivell Marketing & Logistics con effetto immediato". "Volevamo un rapporto lungo e soddisfacente con la signorina Swann - ha detto Stephen Ivell - ma la sua insoddisfazione e la sua mancanza di rispetto hanno reso questo rapporto impossibile da continuare. Noi le auguriamo comunque ogni successo in futuro".

(fonte leggo.it)