L'uso improprio di telefoni iPhone e Blackberry, l'invio da parte dei giurati di messaggini Twitter e la pubblicazione di informazioni sul lavoro delle giurie su siti come Facebook, stanno facendo saltare sempre più processi negli Usa. Lo denuncia il New York Times, che in un'inchiesta pubblicata sul proprio sito web elenca una serie di processi annullati negli ultimi giorni negli Stati Uniti per violazione delle norme sulle giurie popolari.
Tra i casi citati dal Nyt figura l'azzeramento di un grosso processo federale per narcotraffico in Florida, dopo che quasi tutti i giurati hanno ammesso di aver fatto ricerche su Google, anche durante il processo, servendosi dei loro 'gadget' elettronici. Una società edile dell'Arkansas ha chiesto la scorsa settimana di annullare una condanna a un risarcimento di 12,6 milioni di dollari, dopo aver scoperto che uno dei giurati aveva parlato del processo in corso sul servizio di micro-blogging Twitter.
In Pennsylvania, i difensori di un ex senatore dello Stato, Vincent Fumo, hanno chiesto l'annullamento del processo per corruzione al loro assistito, dopo che un giurato ha parlato del dibattimento con gli amici su Facebook. Secondo il New York Times, il moltiplicarsi dei casi sta creando una vera e propria emergenza, che richiederà probabilmente nuove regole di comportamento per le giurie popolari nell'era di Internet.ù
(fonte tgcom.it)
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