«Su 10 pazienti che richiedono la mastoplastica additiva, ora almeno sei-sette vogliono una sesta di reggiseno e mi portano come modello la concorrente del Grande Fratello, Cristina. A nulla valgono le nostre parole, purtroppo - prosegue Lorenzetti -. Sono arrivate da me ragazze con una quarta naturale che mi hanno chiestola sesta. Allora io voglio essere molto chiaro a questo punto: quando hai una quarta e non sei soddisfatto, devi andare da uno psicologo prima che dal chirurgo». Sono parole del chirurgo plastico Pietro Lorenzetti, intervistato da Giorgia Camandona per 'magazine.libero.it'.
TANTI RISCHI - Il direttore del 'Villa Borghese Institute' di Roma spiega ancora: "Quando si inseriscono delle protesi così grandi, poi si vedono i bordi, si sentono chiaramente al tatto e sono evidenti se ci si mette anche solo in costume da bagno. Possono causare danni alla cervicale e alla colonna vertebrale. Ma soprattutto seni così grandi scendono molto rapidamente. Anche nel giro di un anno e mezzo (dipende dalla struttura della paziente). A quel punto l'unico modo per rimediare al danno estetico è ri-operare e inserire delle nuove protesi più piccole, ma di avrà per forza una cicatrice verticale». In conclusione: "Una showgirl, durante un notissimo talk show, quando ho fatto notare questa cosa mi ha risposto: "Che problema c'è, si fa un tatuaggio per coprire la cicatrice". Ecco, di fronte a un'affermazione del genere non resta che tacere».
(fonte leggo.it)
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