Il progetto dei club: unificare Champions League e Coppa Uefa. Ma Platini è perplesso
La nuova formula potrebbe decuplicare gli incassi
PARIGI - Quattro squadre italiane, quattro inglesi e quattro spagnole, più tre francesi e tre tedesche. Portoghesi, olandesi, scozzesi e belgi saranno «dosati» sapientemente. Sarà composta in questo modo la serie A della SuperLega europea. Un progetto che mira a unificare Champions League e nuova Coppa Uefa e che potrebbe vedere la luce nel 2012. Lo rivela il periodico francese "France Football".
REGOLAMENTO - Stando alla rivista che assegna il Pallone d'oro, il progetto di Superlega, che deve ancora superare molte perplessità, fra le quali quella del presidente dell'Uefa Michel Platini, si articolerà in tre divisioni - serie A, B e C - con promozioni e retrocessioni. In prima divisione si ritroveranno le attuali «grandi» della Champions League, mentre in serie B finirebbero le medio-piccole della Champions più le migliori della coppa Uefa. L'accesso non avverrebbe soltanto in base a criteri sportivi, ma anche a «bonus storici» o a «inviti». Respinto, quindi, il modello NBA a «competizione chiusa», perché troppe erano le ostilità - fra le quali quella della Commissione europea - alla creazione di un circolo inaccessibile di squadre «potenti». Tutto da stabilire il criterio con il quale i vincitori delle competizioni nazionali accederanno a questo Supercampionato.
PRO E CONTRO - A differenza del vecchio progetto presentato a fine anni Novanta dal G14 - il gruppo di alcuni fra i club più potenti d'Europa - il nuovo torneo non sarebbe organizzato in contrasto con l'Uefa, ma con l'accordo del governo europeo del calcio. "France Football" fa i nomi di alcune delle squadre che hanno sottoscritto il progetto: Milan, Manchester, Real Madrid, Barcellona, Inter, Porto e Lione. Spaccato il Bayern Monaco per l'opposizione di Karl-Heinz Rummenigge. Per Platini, che al contrario non perde occasione per manifestare la sua preferenza per l'antica formula delle coppe europee (in Champions solo i campioni), l'Uefa «ascolterà tutti, è un'organizzazione democratica. Alla fine spetterà all'esecutivo pronunciarsi. Fosse per me tornerei alle origini delle Coppe europee, alle partite ad eliminazione diretta fin dal primo turno. Ma bisogna stare a sentire tutti e analizzare quello che ci propongono». Particolare che non sembra indifferente al nuovo slancio del progetto di Supercoppa europea: uno studio in mano ai club del G14 conclude che una riforma del genere potrebbe decuplicare gli incassi dell'attuale Champions League.
(fonte corriere.it)
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